Granducato ormai dedito all'agriturismo, B&B e ammennicoli vari

Rinnego tutto ciò che ho scritto, anzi, ritengo proprio di non averlo scritto io o forse si. Non ricordo.
Soffrendo di varie malattie che mi portano ad una distorsione della personalità, non posso essere ritenuto responsabile di quanto pubblicato.
E comunque, siete venuti sin quà per leggere qualcosina o per farmi causa?
"Azzo, come siete permalosi.


lunedì 12 dicembre 2011

IL MISTERO DELLA RICERCA E SCOPERTA DEL TESORO DELLA VIA FRANCIGENA PARTE PRIMA OVVERO L’ARRIVO DEI BARBARI

Quel pomeriggio mi chiamarono di gran fretta, chiedendo di recarmi al confine con la Scavolonia perché  era in atto un tentativo di invasione da parte delle tremende orde barbare di ITALIADIECI.
Mi scaracollai verso il confine e vi trovai i nostri soliti due alabardieri di guardia che stavano fronteggiando non meno di cinquanta persone tra tecnici, microfonisti, autisti, registi, sarti, ballerine, suggeritori, truccatrici e infine lui: il terribile Pink Hetts .
L’inviato del mistero, colui che svolge le indagini su eventi che non si riescono a comprendere, che dei fenomeni al confine del soprannaturale, ne fa il suo pane quotidiano. Colui che deambula con il toscano in bocca e un cappellaccio in testa; che affronta l’ignoto con una camicia inguardabile e le clarks ai piedi.
Uno spettacolo orribile.
Mi feci molto coraggio e decisi di affrontare il terribile Pink Hetts, ben sapendo che non avrei capito nulla dei suoi discorsi, ma sapendo altresì che neanche lui avrebbe capito una sola parola di quello che avrebbe detto. Mi apprestavo ad affrontare l’incarnazione stessa del niente, del vuoto, dell’aria compressa. Ma dovevo farlo; non potevo lasciare soli i miei uomini contro tutte quelle “fighette milanesi”.

Sul confine, ben piantato con i piedi per terra e il sigaro in bocca, c’era lui che mi attendeva con aria di sfida. “E’ lei il Granduca di Moletania” ? 
“Sino a prova contraria, sino a che non abdico oppure muoio”.
Allora tirò fuori un foglio dalla tasca della giacca e iniziò a leggere: “Siamo qui perché intendiamo eseguire un reportage televisivo su “Maria Maddalena” e la setta segreta della “debellatrice dei bosoni”
“ Prego ?”
Continuò a leggere il suo foglio, come se fosse un copione: “Si, da un documento originale ed esclusivo in nostro possesso e appena rinvenuto, risulta che verso la metà del 1800 fu trovato un documento originale ed esoterico, che a sua volta riproduceva la traduzione di un documento originale del 1623, che a sua volta riportava la raffigurazione di un documento originale del 1400, che a sua volta era la trascrizione di un documento originale dell’anno 1100 circa. Su questo documento risulta che nel medio-evo già avevano profonde conoscenze esoteriche della fisica quantistica e grazie all’esoterismo spirituale riuscivano a scomporre la materia in Bosoni e Fermioni. “
 “ Prego ?”
“E’ innegabile che Maria Maddalena ha tramandato a pochi eletti le sue conoscenze esoteriche per scomporre la materia e debellare i bosoni, salvando invece i fermioni, la parte utile della materia”.
“ Prego ?”
“E’ innegabile, dal documento esclusivo in nostro possesso, che Maria Maddalena  ha vissuto in Moletania e voi siete i suoi discendenti”.
Lo guardai fisso negli occhi mentre ripiegava il suo foglietto e lo riponeva nella tasca interna della giacca; ero più che convinto che neanche sapesse che cosa fosse un Fermione e quindi gli sparai una domanda fuori copione : “ E Maria Maddalena, dopo aver diviso la materia ed ottenuto i Fermioni, cosa se ne sarebbe fatta?”
Adesso era lui che mi guardava sbigottito diritto negli occhi e mi rispose “Dei fermoni per degli autobussoni”?
Lasciamoli entrare , pensai. Ci sarà da divertirsi. 
E l’orda barbara entrò in Moletania.

Dal canto mio, la tradizione mi impose di invitare a Palazzo per cena il  terribile Pink Hetts e il suo regista personale Pauli.
Quella sera continuarono a farmi una quantità enorme di domande  sulla vita di Maria Maddalena e le tracce della sua esistenza in Moletania, sulla discendenza di sangue della mia casata e di tutte le famiglie nobili di Moletania.
Quelle domande non avevano alcun senso logico. Malgrado non avesse un q.i. molto alto, anche lui sapeva benissimo che Maria Maddalena neanche sapeva dove stava la Moletania,  che non ci si era avvicinata per meno di 5.000 chilometri e che dei Bosoni e Fermioni, con tutto il rispetto, a Maria Maddalena non gli importava una beneamata mazza.
Ma il terribile Pink Hetts e il suo regista personale avevano un copione da rispettare e non potevano certo tornare a Segrate senza un servizio televisivo esclusivo, considerato tutti i soldi che avevano speso.
E quindi si proseguì con le domande prestabilite : “Ci sono state altre Maria Maddalena nella sua famiglia”?  oppure “In Moletania, avete dipinti sacri raffiguranti Maria Maddalena”? oppure “In Moletania, sono mai stati ritrovati insediamenti paleocristiani”? oppure “In Moletania, sono mai stati ritrovati vangeli apocrifi, conservati in una grotta”?
Naturalmente le mie risposte erano tutte negative, e più io rispondevo “No” e più lui si imbufaliva, e più lui si imbufaliva e più io godevo come un riccio. 
 Finchè, purtroppo, azzeccò una domanda “In Moletania, ci sono luoghi sacri dedicati a Maria Maddalena?”
Io sbiancai e, con voce sommessa, gli risposi “Si, una chiesa medioevale che si trova sulla vecchia via Francigena”.
Il terribile Pink Hetts allora sghignazzò e mi disse una frase che non dimenticherò mai: “Voi Moletaniani camminate sull’oro e neanche lo sapete”.
Poi mi chiese di raccontare della chiesa e io raccontai.

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