Granducato ormai dedito all'agriturismo, B&B e ammennicoli vari

Rinnego tutto ciò che ho scritto, anzi, ritengo proprio di non averlo scritto io o forse si. Non ricordo.
Soffrendo di varie malattie che mi portano ad una distorsione della personalità, non posso essere ritenuto responsabile di quanto pubblicato.
E comunque, siete venuti sin quà per leggere qualcosina o per farmi causa?
"Azzo, come siete permalosi.


mercoledì 4 gennaio 2012

IL RIPOSO DEL GUERRIERO PART CIU'




Era una bellissima mattinata di maggio quando il “reverendissimo” predicatore Gaspare del Syncerus entrò in Moletania, facendosi precedere dal suo servo; ciò era d'obbligo, d’altronde stiamo parlando del fondatore della congregazione dei Nobilissimi Donatori di Sangue Gruppo AB di Gesù Cristo,  arciconfraternita ricchissima e temutissima, con proprietà immobiliari in Italia, Austria, Germania e persino in America.
Il componente principale della compagnia di sacerdoti missionari dedita alla predicazione al popolo si fece attendere quel poco necessario perché in piazza Purgatorio si radunasse una moltitudine di genti. Naturalmente, nascosto tra la folla, c’ero anch’io, c’era il mio Gran Ciambellano Marroni Conduerre, e poi c’era la Enza, c’era Peppino, e poco lontano vidi anche mio figlio Nano. 
Ai pochi Moletaniani si erano aggiunti però i molti che venivano dalle terre vicine; come al solito i più numerosi erano i padaniani, consapevoli dei loro molti peccati da emendare.



Non fece in tempo a scendere da cavallo che aveva già iniziato la predica e come da copione si cominciò da colpe, volere di Dio, fulmini e saette, peccati, invasioni di cavallette, pifferai magici e  sacrifici.
Il predicatorissimo era in forma smagliante; la sera prima aveva buttato giù un canovaccio da seguire, che gli era venuto benissimo, forse grazie alla immodesta quantità di vino che aveva trangugiato. 
Aveva ancora il naso piuttosto paonazzo, ma nessuno ci fece caso. Dopo una buona mezzoretta si giunse all’estensione della sacra provetta contenente, diceva lui, il Sacro liquido ematico di Gesù Cristo, di rigoroso gruppo AB. 
Le genti si accalcarono e si avvicinarono :  “Ecco la provetta che,  proprio perchè provetta,  prova in modeste proporzioni la reale essenza umana del Figlio di Dio; un Dio incazzato come una bestia, perchè il proprio il figlio prediletto è stato messo sulla croce da voi, esseri immondi. Se a scuola, a vostro figlio i compagni gli fanno un livido, voi forse non andate a prendervela con la maestra? Provate a immaginare cosa fareste se lo attaccassero a due pezzi di legno  !!!!  E con lui se ne sono anche approfittati,  pora stella, che se invece di avere la barba e i capelli lunghi e un fisico da ballerino classico, avesse fatto molta palestra e avesse avuto due bicipidi da sollevatore di pesi, colciuffolo che gli rompevano i divini zebedei ”.
La sua fama non era usurpata: i tasti toccati erano quelli giusti e la predica gli stava venendo veramente bene . Era molto soddisfatto di se stesso e approfittò della pausa del primo tempo per mandare il proprio servo a recuperare la bottiglia di vino che aveva conservato nella sacca del cavallo. Si bagnò il gargarozzo, la gola, l'esofago, l'intestino e barcollando ritornò a infervorare la folla.

“Ommini 'emmerda, e voi vorreste forse vivere su questa terra senza dover strisciare come vermi dopo che avete combinato tutto 'sto casino ?  Per forza che dovete lavorare, sudare, soffrire, ascoltare il nuovo di Tiziano Ferro, partorire nel dolore,  pagare le tasse, avere le emorroidi infiammate e fare la fila al supermercato, se volete guadagnarvi il regno del Dio incazzereccio. Che poi non è neanche detto che sia sufficiente, perchè il figlio era un po più disponibile, ma il padre ha la stessa simpatia di uno a cui hanno rigato la Volvo metallizzata. Quindi non fatevi illusioni, non rompete e venite ad adorare il sacro prelivevo, naturalmente dopo aver fatto la dovuta offerta volontaria.”

La prima ad avvicinarsi alla provetta fu una abitante semi-obesa di Scavolonia che si diceva essere posseduta dallo spirito del defunto Messer Scotto. A tutti quelli che incontrava per strada poneva domande improbabili, li costringeva a rispondere e se la risposta era quella giusta li cospargeva di benzina verde e li accendeva. A volte ti veniva a suonare il campanello di casa all'ora di cena e cercava di convincerti a mangiare del riso fatto con il vinavil, che non lo magerebbero neanche dei frati buddisti dopo un digiuno di sedici giorni. Altre volte invece dava dei gettoni telefonici ai viandanti, cercando di convincerli a chiamare a casa; anche E.T. ormai la evitava. E dava soldi a tutti quelli che incontrava, conoscenti e non. I parenti più stretti non ne potevano più e dopo aver tentato di farla esorcizzare da Mike Oldfield decisero di portarla al cospetto di  Gaspare del Syncerus.
La fece metter in ginocchio e le fece baciare la sacra provetta, le verso sulla fronte due goccie di Chanel numero cinque e recitò la ricetta del pollo alla diavola di Suor  Benedetta da Parodia. La malcapitata si gettò a terra e cominciò a contorcersi, a dimagrire a vista d'occhio, che neanche con un’overdose di Kilocal si ottengono gli stessi risultati, e con una voce profondissima cominciò a urlare “Faccio così, grido di più. Voglio che tu da lassù mi ascolti”.
Il reverendissimo Gaspare, per nulla intimorito, le mise una mano sulla tetta destra e con tutta la sua forza urlò “ E chissenefrega se gli altri lo sanno; non  mi fai più paura.”  La donna allora emise un rutto fetido e di li a poco si rialzò e recitò tutte le sacre scritture a memoria, senza neanche l'aiutino del pubblico.

I presenti erano esterrefatti; scoppiò un grande applauso del pubblico che chiedeva il bis; il reverendissimo ringraziò e riprese la parola. In piazza Purgatorio non volava più neanche una mosca; il reverendissimo gongolava per il suo operato e così la sparò grossa:  “Branco di peccatori ammassati, fetidi e tirchi, avete assistito al potere del sangue gruppo AB e, così come ho sconfitto il demone di Canaecinche, con il suo aiuto potrei persino sconfiggere la  Morte.”           
In risposta, dal pubblico si udì una voce stridula : “Vediamo se ci riesci”.

La folla allora si aprì come il mare di fronte a Mosè e verso il reverendissimo avanzò un giovane a dir poco originale: aveva una maglietta di tutti i colori dell'arcobaleno, psichedelica, portava dei pantaloncini verdi militare, ai piedi aveva calzetti viola e delle pinne, sigaro in bocca, in faccia una maschera raffigurante Pippo e aveva in testa un candelabro con sei candele accese; i capelli erano neri con mesces arancioni, braccialetti di metallo e cotone, collana  tibetana e in mano teneva una fumante moka per il caffè. 
Il reverendissimo sbiancò e con voce flebile, come se stesse parlando a se stesso, disse : “Il tristo mietitore. E’ qui, per me”. E si riattaccò alla bottiglia di vino.
“Allora non vogliamo vedere se riesci a vincermi? Naturalmente con l’aiutino divino.”
Non ho mai capito come fece il buon Gaspare a riconoscere la morte in quelle sembianze perché io me la sono sempre immaginata un pochino diversa; addobbata di nero, triste, con in mano un falcione affilatissimo e non portava certamente la maschera di Pippo. Questa invece era una morte strana, quasi simpatica, con tutti quei ninnoli appesi al collo e ai polsi, e poi le pinne al posto delle scarpe erano un tocco di classe. Pazienza i calzetti viola, ma cosa ci fai con le pinne in Moletania ?

Intanto molti dei presenti in piazza, una volta capita la situazione, se l’erano data a gambe. Il primo a scappare fu Peppino il breve (giusto per rimarcare il suo coraggio), ma anche il mio Gran Ciambellano mi chiese licenza e si dileguò, così come fecero la stragrande maggioranza dei convenuti. La morte potrà anche sembrare originale e accattivante, ma sempre morte rimane; e non a tutti fa piacere incontrarla.
“Allora Reverendissimo, ce la facciamo questa partitina ?”
Inutile dire che le gambe non reggevano più il buon Gaspare che si era seduto in terra, in posizione semi-Yoga, mentre invocava a gran voce altro vino dal suo servo, che a quest’ora era già arrivato di corsa ai confini del granducato.
Visto che lui invece non poteva scappare, allora si decise. Strinse con forza nella mano sinistra la provetta e farfugliò  “Se questo è il volere di Dio, che si porti pure la scacchiera e si dia inizio alla disfida; ma questa volta me la paga.”
“Come sei vecchio, Gaspare; ma che scacchiera. Giochiamoci la tua vita a un’altra bella invenzione del diavolo e facciamoci una bella partitina a Texas old’em.”

9 commenti:

  1. Quindi la Morte quando arriva inizia a stenderti con il pugno nell'occhio del calzetto viola?
    Mitica, lei sì che sa come sorprendere!!
    Bene, e siccome non c'è ciu senza salute, aspettiamo il seguito perché questo old'em potrebbe essere un indizio.
    O no?

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  2. Per Elle
    Si, quando la morte arriva ti stende con il calzino, se non per il colore almeno per il fetido olezzo.
    Aspettiamo la terza parte e intanto lasciamo lì il buon Gaspare, che si caghi un po addosso.
    Un abbraccio.

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  3. 'Azzo, ho fatto un sacco di errori di ortografia. Maledetto correttore automatico. Adesso li correggo e chiedo venia.
    Grazie a chi me li ha fatti notare.

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  4. Quindi non grazie a me perché io non li ho notati :)
    Non invidio Gaspare cia'

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  5. Che pazienza il tuo Granciamby, sai in quanti lo chiameranno MaRoni..che nervoso :(
    Cavolo..il regno di dio..dovrò rinunciare alla vacanza eterna per colpa di Tiziano Ferro, roba dell'altro mondo, appunto!
    Ehm..io credo di aver incrociato la morte più volte e di averla scambiata per lo SCEMO DEL PAESE..pensa te.
    Ora sono curiosa di vedere come se la caverà il buon Gaspare..
    Oh..ma è tutto a posto? Porto le FICHES? :P

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  6. la morte con la maschera di Pippo? Gasp, neanche di lui ti puoi fidare!

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  7. Per Grace
    Rinunciare al paradiso o ascoltare Tiziano Ferro ? Che amletica situazione!!! Una gran bella canzone diceva che "il Paradiso è un posto dove non succede mai nulla"; in questo caso non mi sarei perso niente. Ma se le teste parlanti si fossero sbagliate? Se fosse tutto un inganno ? Se David quel giorno avesse bevuto troppo ?
    Nel dubbio, corro subito a comprare il nuovo, imperdibile, incommensurabile, straordianario, ineguagliabile lavoro (?) di Tiziano.

    Per la signora in rosso
    "La maschera di Pippo ha un suo perchè."
    "Perchè ?" "Io non lo so, tu lo sai ?" "Che cosa?" "Il perchè?" "Perchè vuoi sapere il perchè?" "Perchè se c'è un perchè, vorrei sapere almeno il perchè?".
    "Comunque ha un suo perchè, e basta."
    Anche nei cartoni di Topolino, considera che Pippo, sembra stupido, ma in realtà è un infiltrato della Cia sotto copertura.

    Adesso poi che mi ci fai pensare, Topolino vive a Topolinia e io in Moletania.
    Non so se questo deponga a mio favore. Ci devo pensar su. Tuccchennneddddici ?

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  8. Bè, che dire,grande Granduca: ho riso come un matto.Soprattutto a riguardo della Volvo metalizzata :)Fantastica la rivisitazione de "Il settimo sigillo ".Bergman ti fa una pippa...:)

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  9. Per Black
    guai a toccare a certa gente la Volvo metalizzata. Grazie per i complimenti, ma scusa, toglimi una curiosità: Bergman chi ? :)
    Un abbraccio e avanti con la part fri.

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