Granducato ormai dedito all'agriturismo, B&B e ammennicoli vari

Rinnego tutto ciò che ho scritto, anzi, ritengo proprio di non averlo scritto io o forse si. Non ricordo.
Soffrendo di varie malattie che mi portano ad una distorsione della personalità, non posso essere ritenuto responsabile di quanto pubblicato.
E comunque, siete venuti sin quà per leggere qualcosina o per farmi causa?
"Azzo, come siete permalosi.


lunedì 10 settembre 2012

Jimi mood....


In una delle tante nottate passate in bianco, ormai mi capita sempre più spesso, ho visto un documentario interessantissimo su Jimi Hendrix. Ora parlare di quest'icona della musica sarebbe riduttivo, ci vorrebbero mille pagine e non ne verremmo fuori, ma la cosa che mi ha intrigato il quel documentario , era la presentazione della sua anima, del suo pensiero , delle sue debolezze e grandezze , insomma si parlava più di mood che di musica , ma essendo strettamente legato a questa , la musica era sempre presente.
Lo sappiamo tutti quanto quest'arte fosse necessaria per lui, come lo avesse salvato dai suoi primi grandi dolori ( la perdita della madre giovanissimo per esempio ), e quella sua strana mania di scoprire tutto, di girare il mondo finchè poteva farlo, di essere attratto solo da una nazione perchè possedeva buona erba , insomma un personaggio indubbiamente diverso dagli altri.
Non avrebbe mai potuto essere incatenato allo stile di Little Richard, ingessato in quelle giacche luccicanti che andavano tanto di moda. Un altro suo pallino , cercare qualche cosa di nuovo nella fashion , che lo facesse apparire diverso e personale soprattutto. Una ricerca accurata su bluse, pantaloni a zampa, cappelli, monili , di tutto e di più , che ha proprio creato lo stile Hendrix tanto ricercato , da far pagare le proprie foto ai fans che lo acclamavano all'uscita dei concerti.
Amava ricordare , quando dall'America andò per la prima volta in Inghilterra , che era partito solo con un vestito , e ne era ritornato con una via intera di Londra all'apice della moda ! Che personaggio...
Aveva un rapporto viscerale con la sua chitarra , un rapporto umano , l'adorazione mista alla lussuria, perchè le sue performances erano spesso dei veri e propri atti sessuali, non potevano essere diversamente. La sua Fender vibrava con lui, gli parlava, il loro dialogo era stretto e non c' era bisogno di limitazioni di stili , blues, rock, pop , tutto andava bene quando la musica esprimeva l'anima.
A suo modo amava il pubblico, quello che lo capiva , quello che sentiva ciò che voleva dire non solo con le note , e l'apice di tutto questo lo mise in pratica sacrificando proprio al Festival di Monterey nel '67 la sua fedele compagna dandole fuoco , per far capire al pubblico cosa stava sacrificando per loro.
Tutto doveva essere sperimentato, un pezzo che a seconda dell'umore doveva essere suonato in maniera diversa ogni volta  e mai nome mi sembra più appropiato come la sua band " the Experience". Non solo le sue canzoni diventavano pezzi storici, ma persino le cover di altri e quando dico altri mi riferisco a mostri sacri del rock come i Rolling Stones o Bob Dylan. Dylan , che è un personaggio che non sta proprio agli scherzi , ma preferisce essere lui il critico piuttosto che farsi criticare , accettò le parole di Jimi che lo trovò estremamente stonato , ma l'unico che sapeva affascinare con i testi delle sue canzoni.
Hendrix un musicista nato per le folle dove poteva raccontare i suoi sogni avveniristici e ricchi di fantasie ,  dove il pubblico doveva sentirsi libero e non incapsulato in bottiglie di plastica, poteva pure manifestare  ciò che preferiva , anche con i fiori, mentre dal palco Hendrix  a Woodstock sbeffeggiava l'inno americano , con una dissacrante  "Star Spangled Banner". Indimenticabile.
Scriveva , scriveva molto e ovunque , anche ai suoi familiari, al fratello , alla sorellina nata dalle seconde nozze del padre, ma questo sprazzo di vita veniva buttato via dall'idea di sperimentare tutto. Anche giocare con la morte che era sovente presente nella sua musica. Le droghe , l'alcool, il sesso , il fumo era una catena senza fondo e quella morte lo ha colpito in una maniera così  brutalmente e in solitudine e l'era dell'Acquario e della chitarra non sarebbe stata più la stessa. Ripeteva spesso che "Chi muore non piange , di solito è la gente che lo fa. Ma per la sua morte tutti dovevano fare ciò che volevano , cantare , ballare .".
Questo e solo questo è il modo giusto per ricordarlo. Noi intanto sentiamoci uno dei suoi pezzi indimenticabili!  

Nella Crosiglia


4 commenti:

  1. Ma come ??? Da me Miguel Bosè e per il Granduca Hendrix ???? Sono geloso,gelosissimo !!!! :))

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  2. Blackswan amorè... ma come posso competere con te dal punto di vista musicale?
    La perfezione non si scalfisce mai....
    In Killerania , devo solo essere il giullare di corte e raccontare le mie peregrinazioni felici e nefaste , non ci può essere un confronto alla pari!
    Ma se tu vuoi , per smorzare la tua gelosia ( questa si che è buona) , cambio rotta ...
    Sono ai tuoi ordini come sempre , o mio capitano!Bacio e abbraccio mega super....

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  3. Brava Bella, bel post. E tu Black non te la prendere troppo. Cara Nella, per la prossima volta però confezionami un articolo su Ivana Spagna , così siamo a pari. :)))

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  4. Granduca eminentissimo, faccia lei da giudice imparziale.
    Come posso fare post musicali classici in quel di Killerania , con uno spietato come Nick?
    Verrei sotterrata subito...Invece , raccontando anedotti tragici o felici , posso anche entrare in questo regno oscuro e severissimo, no?
    Ma mica mi mandano sempre ad incontrar Pink Floyd come se fossero margheritine, chi capita capita e io racconto.....
    Per lei Soavità ho preparato due pezzi ruspanti su Merola e Nino D'Angelo ...Ivana Spagna ce la teniamo per Natale, che mi suggerisce?
    Devotamente mi prostro!!!!

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