Granducato ormai dedito all'agriturismo, B&B e ammennicoli vari

Rinnego tutto ciò che ho scritto, anzi, ritengo proprio di non averlo scritto io o forse si. Non ricordo.
Soffrendo di varie malattie che mi portano ad una distorsione della personalità, non posso essere ritenuto responsabile di quanto pubblicato.
E comunque, siete venuti sin quà per leggere qualcosina o per farmi causa?
"Azzo, come siete permalosi.


giovedì 1 dicembre 2011

L'INNO NAZIONALE





Mio nonno, Franz I di Moletania, aveva adottato un inno nazionale fascista e imperialista che aveva a che fare con un Elmo di un tale Scipio e terre lontane che nostre schiave iddio creò. La musica poi sembrava una romanza che neanche Mario Merola voleva cantare; dice che era troppo moscia. A me, che sono democratico ed illuminato, non è mai piaciuto percui ho dato incarico a mia figlia di scrivere un inno nuovo di pacca.

Ma non c'è niente da fare e d'altronde mi sa che questa volta ho preteso troppo, vista la sua tenera età. Lei  poverina ce l'ha messa tutta, ma proprio un inno nazionale non le viene fuori.
Io veramente avevo pensato : se esistono inni nazionali così brutti, sicuramente anche mia figlia riuscirà a scriverne uno che non sfiguri al loro confronto.
Io speravo in una bella composizione, solenne, stile inno tedesco o spagnolo. Ma anche quello della Scavolonia non è male.  Glieli ho fatti ascoltare in continuazione sperando che le venisse l'ispirazione giusta.
Invece niente. In tutto questo tempo è riuscita ad imparare "Fra Martino campanaro", ma di un inno nazionale nemmeno l'ombra.
D'altronde a 8 anni è difficile comporre musica con una pianola Bontempi. Me ne devo fare una ragione.

Allora mi sono deciso ad adottarne uno già belleffatto, e la mia scelta è caduta su "White Christmas" nella versione di Bing Crosby (che non ha nulla a che fare con i Crosby Stills & Nash+Young) .
E' una canzone fantastica e fa la sua porca figura.  E' lenta, maestosa, pomposa quel tanto che basta per evidenziare tutta la nostra nobiltà. Il buon vecchio Bing la interpreta da dio, e già a sentirla ti viene voglia di portare qualche dono (naturalmente al Granduca) anche fuori stagione natalizia.


Certo che però se in agosto mi viene a trovare il Conte della Zupponia Inglese, cosa faccio ? Alla parata militare, con i piedi che fumano e una sudata biricchina che gronda dalla fornte, gli faccio eseguire  White Christmas?   Sembra che lo prenda in giro. 
O ci dichiara guerra o ci prende per un popolo che beve parecchio e si droga di più.
Allora ho avuto una folgorazione: avremo un inno nazionale invernale e un inno nazionale estivo.
Idea geniale, una trovata degna di me. Sono ancora più illuminato.
Per quello invernale la scelta è già fatta. Ma per quello estivo, cosa si può  fare ?  
Urge un'idea.

Non vorrei andare a finire ai soliti classici rompianima-scassailresto: "Con le pinne, fucile ed occhiali", "Questo piccolo grande amore" o "L'estate sta finendo".  Sono scontati, pacchiani. E poi la Moletania non è nemmeno bagnata dal mare. L'ultima volta che quà c'è stata un'onda, eravamo ancora nel miocene inferiore.
Urge un'idea.

Ci vorrebbe un inno con un ritmo trascinante, che abbia un testo consono ad ogni evenienza , ma che a differenza di quello invernale sia più sbarazzino. Sia più fresco; deve avere lo stesso effetto di quando da ragazzo ti mettevano il ghiacciolo giù per la schiena.
Ecco, il testo è molto importante. Deve incutere timore e rispetto. Le parole devono arrivare dirette e chiare al cuore del suddito,  ma anche al cervello del nemico. 
 
Si l'idea mi serve, ma non è che sia così urgente. All'estate mancano ancora più di sei mesi.
Una mezza idea ce l'avrei, ma chiederò comunque consiglio agli amici e al mio vecchio Ciambellano.

Ecco fatto. Il mio buon vecchio Ciambellano Marroni Cunduerre mi da sempre il consiglio giusto. Come quella volta che mi ha consigliato di liquidare i bond Parmalat prima del patatrac. 
Questa volta mi ha consigliato un bel referendum popolare consultivo.
Marroni ha detto "Si proponagano diversi possibili inni nazionali estivi ed ogni cittadino di Moletania potrà votarne uno al  democratico referendum."
Che genio, che testa, che Marroni . 

E io, che d'altronde non sono mica un Granduca illuminato per niente, dal canto mio propongo, il seguente 

Naturalmente il mio voto vale doppio. Per volere divino.



 

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