Granducato ormai dedito all'agriturismo, B&B e ammennicoli vari

Rinnego tutto ciò che ho scritto, anzi, ritengo proprio di non averlo scritto io o forse si. Non ricordo.
Soffrendo di varie malattie che mi portano ad una distorsione della personalità, non posso essere ritenuto responsabile di quanto pubblicato.
E comunque, siete venuti sin quà per leggere qualcosina o per farmi causa?
"Azzo, come siete permalosi.


mercoledì 25 maggio 2016

BUONGIORNO, EHHH. BEN ALZATO - Atto III - Tanta roba

Il Granduca di Moletania si è risvegliato dal letargo in cui era caduto.
Nano, il proprio figlio, lo porta a conoscenza di quanto è successo nel frattempo e gli presenta il nuovo Granciambellano Due Marroni Conduerre, figlio del defunto Granciambellano .
Il Granduca Franz III, il figlio Nano e il Granciambellano Due Marroni discutono in giardino, mentre in disparte la cameriera Giorgina si finge distratta, ma discretamente li ascolta .

                                                        La torre di vedetta prima del restauro

Granduca : “Cotanto figlio di cotanto padre, bla, bla, bla. Le mie più profonde condoglianze per la dipartita del Granciambellano, tuo genitore; bla, bla, bla. E adesso parliamo di cose importanti: cos'è tutto 'sto casotto che sento?”

Granciambellano Due Marroni: “Granduca, in questi ultimi anni son successe cose importanti. E' nata la Grande Comunanza Economica. E' tanta roba. L'Ostria, la Scavolonia , la Schiavonia e la Zupponia Inglese hanno stretto un forte e vigoroso patto economico; e, dietro mio consiglio, la Moletania è stata tra i fondatori.

Nano:”Cioè........... abbiamo fatto sistema e siamo diventati una Community”

“E' tanata roba; siamo un contenitore di idee innovative”

“ Una coinvolgente esperienza da condividere , cioè.............. occorre credere nel progetto”

“Sviluppiamo le nostre capacità in rete. E d'altronde, è tanta roba.”

“ Una social innovation piena di sinergia”

“Una sharing economy che coinvolga una serie di attori a più livelli. Le modalità in cui nuove piattaforme, servizi rientranti nell’economia dell’accesso e della condivisione, si presentano sul mercato richiamando quelle che sono le problematiche più generali che affliggono l’ecosistema delle start‐up innovative .”

“Si, cioè.............. le stat-up”

“Tanta roba. Con un management che promuova il brand”

“Insomma, fare marketing in una community , contenitore di idee, social innovation con tanto sharing. Cioè..................... per promuovere il brand.”

“Soprattutto il brand. E' tanta roba, il brand. E ci facciamo pure una app .”

“Cioè....................... anche più di una app. Parecchie app. Apparecchie, insomma. “

“E' tanta robaaaaaaaaaaaaaa”

“'A n'ò capoi un'oscia . E' francese, significa che alcuni termini mi sono sfuggiti e quindi il senso compiuto della frase mi appare alquanto nebuloso. E poi la Val Gina non è nella Comunanza, quindi nisba; vero che manca a tutti la Regina della Val Gina?”

Giorgina: “ A Francy bello, come te sei erudito. Mò parli pure er francioso; io gli avrebbi detto che so come du forchette in der brodo”

“Non chiamarmi Francy bello. Comunque Nano, lasciamo stare l'elenco di termini inutili che avete fatto e parliamo di cose importanti: cos'è tutto 'sto casino?”

“Babbo, sicuro di non voler proseguire la discussione durante un bel “arpipranzocena semi alcolico”? Cioè.................... rilassa”

“Rilassa di certo. E' tanta roba” .

“Assolutamente no, eccheccazzo. Pacatamente riformulo la questione: ”a cosa sono dovuti codesti fastidiosi suoni che nitidamente si odono, sia nelle immediate vicinanze, che nei luoghi più lontani del contado?”

“Aho, questo ve sta a fa er pressing; è mejo se je 'o dite. Che ognuno cia 'na croce”

“Granduca; nell'ambito dei sontuosi fondi destinati agli investimenti della Comunanza, si è deciso di apportare qualche innocua miglioria al Granducato.”

“Cosa vuoi che siano due migliorie? Migliorie, poi, è un termine esagerato. Cioè,................. migliorettuzze. ”

“Leggere modernizzazioni tendenti allo sviluppo economico. Oggi è tanta roba.”

“Si, ecco; su consiglio di Due Marroni, ho pensato che questo luogo si presterebbe molto ad una innovazione sensoriale “

“Tendente al workshop”

Il Granduca inizia a diventare paonazzo.

“Utilizzando una public company eviteremmo cioè......................... l'ormai desueto ricorso al credito. Abbiamo fatto i numeri ed abbiamo il busines plan”

“Che tanta roba si lega in modo stringente al sistema di budget e reporting o, più in generale, al sistema di controllo di gestione.”

“Mecojoni”

“Insomma, con un minimo investimento il Granducato diventa una immensa Beauty Farm”

“Sta robba me piace ‘no svario”

Il Granduca è paonazzissimo.

“Il palazzaccio vecchio diventerà un agriturismo. E poi realizzeremo alberghi estesi, centri benessere, farmacie ducali. E' tanta roba; la taverna diventerà un sushi bar con service “

“E, cioè........................ uno shopping center con un Wind point, ci vuole.Noooo ? Io direi che è necessario. E poi wifi”

“E' tanta roba; tanto wifi”

Il Granduca scoppia.

“Progetto bocciato. Per me il busines plan è carta da culo. Il Nano in esilio e Due Marroni ai lavori forzati. E per festeggiare questa mia decisione vado a farmi un “apristomaco con sbornia annessa” alla Taverna di Baol.”

“Bà, guarda che il casino che senti è la ristrutturazione del palazzaccio vecchio. Cioè.................. i muratori e l’architetto già lavorano.”

“Un architetto in Moletania? Impossibile. Assurdo. Eresia. Mai successo.”

“L'architetto migliore; e' tanta roba: Ermenegildo Sinflex , detto Sinfly Red perché di suo sarebbe moro ma le sue ascelle traspirano talmente tanto che i peli ascellari gli si ossidano. Ma, per carità, non diteglielo che si offende come un Iuventudo che gli organizzano una gita premio a Perugia, il 14 maggio, come quando fuori piove.”

“O come un Borgonovaro rossonero che palleggia, cioè................... sotto il balcone di Giulietta mentre Romeo prima gli buca la palla e poi si trafigge”

“A Terzo, me sa che te stai a divertì come ‘na mosca in una valle de stitici.”

Il Granduca viene meno.

                                          La torre di vedetta dopo il costoso restauro






martedì 17 maggio 2016

UN TRIZIO QUALUNQUE

Il Granduca , risvegliatosi dal letargo, incontra finalmente la propria figlia dodicenne Tecla.

“Granduca: “Tecla, figlia mia, sei cresciuta.”

Tecla: “Bà, la spinta è creata dalla propulsione. E' questione di fisica .”

“Certo Tecla, è vero . Non lo metto in dubbio. Ma raccontami......”

“E l'aerodinamica di un aereo è questione di fisica”

“Anche su questo non c'è nessun dubbio, amor mio.”

“La capacità di carico, anche questa è questione di fisica “

“La capacità di carico dici? Questo non lo so; ma se ti fa piacere.”

“La fusione termonucleare è la reazione nucleare che avviene nel sole e nelle altre stelle, con produzione di una enorme quantità di  energia.”

“Questa la sapevo”.

“Ma non sapevi che la reazione più probabile è quella che avviene tra un nucleo di deuterio e un nucleo di trizio, reazione in cui si genera un nucleo di elio e un neutrone.”

“Infatti questa non la sapevo”.

“E son sicura che nemmeno sai che la fusione termonucleare trasforma l'idrogeno in elio; questa reazione avviene attraverso la catena protone-protone:
  1. H¹ + H¹ = H² + e+ + v
  2. H² + H¹ = He³ + energia
  3. He³ + He³ = He4 + 2H¹ + energia
Come bilancio finale si ha che quattro protoni si sono fusi in un nucleo di elio-quattro.”

“Si. Certo. Ma perché non leggi Topolino come tutti i bambini normali oppure fai le parole crociate. Al limite anche fare la calza potrebbe essere un passatempo interessante ed utile per il tuo futuro. Non credi, luce dei miei occhi?”

“Fare daguccio è noioso.”

“E allora fai dello sport. Salto in lungo nel burrone Tremendissimo potrebbe rilassarti oppure salto in alto nel lago Pozzangherone. No, dai; lo sai che scherzo, vero? Che poi le anatre si spaventano.”

“Bà, il fatto è che mentre tu te la dormivi alla grandissima, io vivevo uno dei periodi peggiori della crescita: il periodo dei perché. Io non sapevo come fare a risolvere tutti i “perchè” che la vita mi poneva di fronte. Tu non c'eri per spiegarmi perché nei problemi c'è sempre gente che si compra un numero spropositato di mele o riempe vasche con litri e litri di liquidi che hanno un peso specifico variabile e sempre maggiore di quello del piombo.”

“Anch'io alla tua età....”

“E nemmeno c'eri per spiegarmi perché tra due punti passa una sola retta, ma su una retta ci sono infiniti punti. Oppure perché quando hai bisogno di Dio lo prendi sempre nel giorno sbagliato che ti combina di quei casini che la metà bastano. O peggio ancora è dalla pedicure e manco ti sta ad ascoltare.”

“Piccolina, anche tuo nonno non è che....”

“E quindi mi sono abbonata a Focus”

“Focus? Lo sai che non voglio che giochi con l'acciarino. ”

“Si, ciao. Bà, lo sapevi che una sigaretta accesa produce concentrazioni di polveri sottili di oltre 400 microgrammi per metrocubo?”

“Una scoreggia anche di più.”



TECLA E JOEY RAMONE SOTTO IL SOLE DI MOLETANIA MENTRE SI GODONO UNA BELLISSIMA GIORNATA DI FUSIONE TERMONUCLEARE. DIETRO DI LORO  IL BIGLIARDINO DISTRUTTO LA SERA PRECEDENTE DALLO STESSO JOEY AL MOTTO DI "WHAT A WONDERFUL WORLD".




martedì 10 maggio 2016

BUONGIORNO, EHHH. BEN ALZATO - Atto II - Apriscatole




Il Granduca di Moletania si è risvegliato dal letargo in cui era caduto ed incontra la cameriera Giorgina, di chiare origini romane, che lo informa della sopravvenuta morte del vecchio Granciambellano Marroni Conduerre, sostituito dal figlio Due Marroni Conduerre.
Il Granduca chiede a Giorgina di accompagnarlo in giardino dove si trova Nano, figlio del Granduca.
Il Granduca raggiunge il proprio figlio Nano nel giardino del palazzo, in compagnia della cameriera Giorgina.


Granduca: "Nano, figlio mio. Luce dei miei occhi e voragine delle mie finanze. Lascia che ti strozzi. E' francese, sta per stringerti a me con tutto l'affetto che solo un padre può provare."

Nano:"Padre, Granduca, Franz III. Cioè.......... al fine vi siete risvegliato . Giorno di giubilo e felicità: che siano subito indetti in tutto il ducato tre giorni di festività “apricena con sbronia obbligatoria” .

"Aspetta un attimo. Sono ormai tre anni e mezzo che non ti vedo: lascia che ti guardi e sappia di te, della famiglia e del regno. Ma prima di tutto, figlio, lenisci il mio animo sofferente del dubbio, che dal mio risveglio, non mi abbandona un attimo: chi ha vinto il torneo della palla col bracciale."

"Cioè........... ti reco tristi notizie. La Iuventude ha vinto gli ultimi cinque tornei e la Borgonovese Rossonera sono anni che manco si qualifica ."

"Che tristezza, che vita inutile "

"Padre, non rattristarti per così poco. Le vittorie vanno e vengono; cioè.......... son come le emorroidi."

"Ma bando alle tristezze, figlio mio; ti trovo molto più maturo e saggio di quando ti ho lasciato . Ti sei anche irrobustito: i maestri d'arme han fatto un lavoro mirabile."

Giorgina : “ 'A Granduca bibbitaro, questo manco sa andosstà la sala darmi. Sarà stato er pilates”

"Padre, quali parole inebrianti hai pronunziato nei miei confronti. Mi inorgoglisco come un cappone la vigilia di Natale e perciò, che siano subito indetti in tutto il ducato due giorni di giubilo con “apripranzo e sbronia incorporata” .

"Tu non mi chiamare Bibbitaro e tu aspetta un attimo a gonfiarti d'orgoglio. Prima raccontami della triste fine del mio amato Granciambellano Marroni Conduerre."

"E' storia triste, padre. La notte prima il cuculo ha cantato tre volte “Romagna e sangiovese” e tutto il ducato sapeva che sarebbe successo qualcosa di brutto. Poi mastro Emilio ha sparato a pallettoni al volatile che così non ha potuto fare il bis. Cioè.............., povero Marroni, ci ha lasciato nel fiore degli anni: a soli novantatrè anni è un peccato morire in Moletania, ma il destino ha deciso per lui. E perciò, a sua imperitura memoria, che siano subito indetti …..."

“Arridaje”

"Aspettaaaaaaaaaaaa. Giorgina qui, la cameriera brasiliana, mi ha parlato di Due, figlio di Marroni Conduerre, che ha preso il posto del padre. E , se è figlio di cotanto padre, avrà saputo consigliarti al meglio e sostenerti in tutto questo tempo nelle decisioni importanti, nelle opere di saggia politica e nelle azioni di guerra."

“Oooooooo, aj voja”

"Approposito, quante tenzoni hai sostenuto in nome mio e del mio popolo in questi anni? Quante lotte hai affrontato contro l'arcinemico Padania ?

“Eeeeeeeee, aj voja”

"Su, su; racconta, figlio. Che nel mentre che tu mi narri, io comodo mi assiedo ad ascoltarti."

“E narraje. Dìje 'sto aforisma prima che te va 'n peritonite”

"Padre, Granduca, Franz III . Cioè............ guerre nessuna, invasioni men che meno e saccheggi col binocolo. Son pacifista, lo sai: son devoto a Ghandi e al draghetto Grisù. Però mi son specializzato nel carpfishing e nella pesca del pesce siluro.
Anzi, senti questa , l'altra settimana ho pescato un pesce siluro che aveva una bocca così e per rendere il tutto indimenticabile, ho indetto in tutto il regno quattro giorni di “apricolazione con ciucca inevitabile”.

"E' commestibile? No, dico, almeno te lo sei mangiato il pesce siluro?"

"Padre, ma tu vuoi scherzare!!! La nostra è pesca sportiva, arte nobile . Il pesce va liberato. Cioè............ via, libero di tornare alle proprie limpide acque del torrente Resina e del lago Pozzangherone."

"Quindi non li mangiate. Ma neanche da sbronzi ?"

"Ma nemmeno. Mangiare i pesci: cioè............... ma che assurdità ."

“Se magnano 'e pantegane”

"Vabbè. Nessuna operazione bellica. E quindi il Granciambellano Due Marroni Conduerre è stato in panciolle per tutto questo tempo."

"Ma vuoi scherzare, padre. Abbiamo fatto grandi opere e ottenuto grandi risultati insieme. Cioè............ in questo poco tempo abbiamo fatto sistema, unito le sinergie e condiviso le nostre conoscenze in brainstorm. Cioè.............. agiamo con metodo, seguendo regole e schemi predisposti, e con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili."

"Si, vabbè. Non ho capito 'na mazza, ma tanto per quello che me ne cale.... Giorgina, porta qua il Granciambellano. Ora e ovunque esso sia."

“Te vado a raccattà er ciocco de legno”

Giorgina si allontana sculettando.



"Nano, ma dove l'hai trovata una cameriera come la Giorgina ? mi pare alquanto sgallettata. E' termine francese, sta ad indicare giovin donna con atteggiamenti altalenanti, legati alle fasi lunari e alle perturbazioni metereologiche."

"Non dire così; è simpatica. Cioè................. prima faceva il sindaco, poi ha fatto la cubista a Riccione, al “Testosterone”, che poi l'han licenziata perché gli ha ceduto l'anca. Comunque, onestamente, ti volevo dire che non è brasiliana."

"Si l'avevo capito: è svizzera."

Giorgina torna, in compagnia del Granciambellano Due Marroni Conduerre. Il Granciambellano ha un sorriso pieno di sicurezza e di supponenza . Quantomeno però mostra sorpresa alla vista del nobile .

Due Marroni: "Ma allora la notizia è vera: cioè................. siete ritornato in voi, sano e sveglio. Con giubilo si indicano immediatamente quindici giorni di “apridisco con sbornia incorporata”. E' tanta roba."

"L'anima de li mortacci tua e de chi nun te lo dice sartellando."

giovedì 5 maggio 2016

DAI, MAMMA, MI COMPRI IL MOTORINO ?


Quel pomeriggio il Granduca si stava recando all'Emporio della Zia Lia, perché era stato assalito da un'improvvisa gran voglia di caffè, ma lo zucchero di canna era finito. Nell'attraversare la Piazza Purgatorio, i suoi occhi si posarono su un volto che gli pareva familiare.

Granduca “ Amabile. Tu non sei Amabile? E' da una vita che non ti si vede da queste parti. Ma da dove arrivi?”

Amabile “Si, Granduca , son io. Vengo direttamente dalla fine degli anni settanta.”

“Caspita, hai fatto un gran bel viaggio. C'avrai messo un bel po per tornare qua. Ma dimmi, come te la passi.”

“Se devo essere sincero son morto che saranno ormai 35 anni; sino ad allora è stata una vita d'inferno, ma dopo è andata molto meglio.”

“Bene, son contento che adesso le cose vadano per il verso giusto. Sai cosa stavo pensando? Che hai un nome che è impegnativo da portare in giro. Che poi, sinceramente, tu eri tutto all'infuori che amabile. Noi ragazzi andavamo a giocare a pallone, ti chiamavamo sotto la finestra, ma tu con noi non venivi più; eri sempre piuttosto asociale, per non dire di peggio.”

“Forse hai ragione, ma sai, ero sempre in giro in motorino a cercare roba. E i giorni del divertimento per me son finiti presto . Magari nell'animo avrei voluto continuare a venire a giocare con voi, ma poi nella testa cominciava a risuonarmi “Brown sugar” e allora inforcavo il motorino e ripartivo.”

“Ma lo sai che Keith Richards è ancora vivo? A quei tempi, all'inizio di ogni anno, si aprivano le scommesse sulla sua morte e invece è ancora qua.”

“Ci credo; per canticchiare “Brown sugar” devi avere almeno i soldi per poterti permettere un paio di trasfusioni di sangue all'anno, altrimenti alla lunga vengono fuori le limitazioni vocali. E io ero figlio di un muratore.”

“Peccato perchè il riff di chitarra mi piaceva, ma la canzone l'ho sempre odiata.”

“E' andata così; ma adesso ti devo salutare che mi parte la carrozza pubblica. Il motorino mi si è ingrippato.”

“Si, devo andare anch'io che ho finito lo zucchero di canna e il caffè mi si fredda.”

“Io adesso il caffè lo bevo amaro.”

“Ciao, Amabile. Ci vediamo presto.”

Amabile alza le spalle, come per dire “chi lo sa?”, e si allontana.

Il Granduca invece entra nell'Emporio di Zia Lia pensando “Mi è andata bene che mia mamma non mi ha mai voluto comprare il motorino. Avrei potuto farmi male.”

giovedì 28 aprile 2016

BUONGIORNO, EHHH. BEN ALZATO - Atto I - Famo alla romana

Il Granduca Franz III scende la scalinata del Palazzaccio vecchio. Il Granduca impreca e urla, urla e impreca.




Granduca: “Granciambellano Marroni Conduerre, cos'è tutta questa confusione ? Marroni dove siete?“


Giorgina, la cameriera: “Granduca, ve siete svejato?”

“Si sono sveglio e non trovo Marroni; ne avrei bisogno. Son sveglio per forza, con tutto 'sto casino. Veda, giovine, è termine francese che intende fracasso con accenno di trambusto alquanto accentuato. Voi chi siete?”

“Son Giorgina, 'a cameriera. Che ve posso de chiamarve Franz?”

“Manco per niente. Giorgina, ricomponi la tua divisa che il corpetto è storto e i cerchi della gonna non sono regolamentari. Son troppo piccoli.”

“A Terzo, se me metto 'a gonna con li cerchi diametro 120, manco passo da 'a porta. Ve posso de chiamarve Terzo?”

“Col ciuffolo. Giorgina, che giorno è oggi ?”

“Grandù, oggi 'a da esse er 22.”

“Giorgina, mica ho le cambiali in scadenza che ho necessità di conoscere il giorno preciso; non mi interessa il numero, mi interessa il mese, almeno l'anno. E non chiamarmi Grandù.”

“Granduca bello, semo nell'aprile der 2016.”

“Figa . Anche questa è espressione francese che indica stupore misto a grande sorpresa. Aprile 2016, ma quanto ho dormito? Tre anni ?”

“Eeeeeeeh , c'aj voja. 'A moretto, so' tre anni, 4 mesi e 11 jorni”

“Non chiamarmi moretto, son brizzolato. E rimettiti a posto il busto che ti sta uscendo la tetta destra. “

“E fatte 'na canna de lattuga, aoooooooooo; mica so' gnuda, so tutta imbacuccata.”

“Alla buon'ora; ove si trova il Granciambellano Marroni Conduerre ?”

“Chi, er vecchio bacucco? Per quello che ce ne so, è morto che saranno tre anni.”

“Che notizia trista. Qual dolor provo nel mio animo affranto. Ho perso Marroni , e or come faro? Uomo fidato e consigliere di cui mi son sempre ben guardato dal seguirne i consigli: bastava far l'esatto contrario e tutto il mondo andava via liscio con un filo di gas. Il dolore della mia assenza deve aver stroncato il suo anziano corpo.”


“'A scicchettone, guarda che ha tirato li urtimi soto de 'na carozza. E per esse sicuri je so' passati sopra du vorte. Co' quella de fero. Pieno. Un ber mortorio.”

“Non chiamarmi scicchettone. Che morte sofferta. Come farò or che sono senza Marroni? Chi mi aiuterà a disbrigare i mille impegni che la mia carica pone ogni dì sul mio groppone? Come farò a dichiarare guerra a Tizio, a Caio e soprattutto a Sempronio, che è soggetto insopportabile? Chi mi sosterrà nelle decisioni più sofferte?”

“Due”

“Due cosa?”

“Er fijo: Due . Due, è er nome.”




“Giorgina, vorresti dire che ora io, a Corte, ho un ciambellano che si chiama Due Marroni Conduerre? Me cojoni. Anche questo è francese; significa caspiterina, poffarbacco, accipicchia.”

“'A belli capelli, me pare proprio de sì.”

“Non chiamarmi belli capelli. E in qual loco si trova ordunque il nuovo ciambellano?”

“So 'e dieci; ha da esse in der giardino co' vostro fijo. E c'a da esse pure l'architetto e il Restructure Fashion Stylist , Nì . “

“Non mi piace nemmeno Nì e mettiti in ordine il pizzo della calza che si vede tutta la caviglia. E ora accompagnami da loro, anche se non so chi siano 'sti fetentoni . E' francese, individua uomini di certa e comprovata attitudine alle cavolate.”

“Ripjate, pastasciuttaro, che te ce porto ; ma prima passo da 'a camera mia che me metto er burka, che così te 'a pianti.”

“Non chiamarmi pastasciuttaro. Ma prima di menarmi in giardino, nel senso che mi ci accompagni, toglimi una curiosità; tu non sei proprio proprio originaria della Moletania, vero?”

“Che nun se percepisce er mio accento tipico brasiliano?”

“Avrei detto svizzero.”

“Svizzera da parte de mi madre, VOSSIA. (Ma vatte a dà all'ippica cor cavallo a dondolo).”

“('Mpunita)”



“(Gnappo)”

“(Nihil est ut videtur)”