Naturalmente tutti i compagni danno dello stronzo a Turbo, che però si difende dicendo di non aver riconosciuto la Granduchessa, ma tutti sanno perfettamente che Turbo sta mentendo e che se dipendesse da lui, visto che una gonna è una gonna e se anche dentro ci fosse sua zia, meriterebbe comunque una mano sul culo o almeno un apprezzamento che inizia con “Bella fi” e finisce con “ga” .
Flebo: “Cos’è Turbo, ieri prima di uscire dal letto non ti sei sparato la tua solita pugnetta mattutina, che sei andato in giro a fare danni con l’attrezzo ancora carico?”
Turbo”Ti giuro Flebo che non l’avevo riconosciuta; da dietro mi sembrano tutte uguali e non è mica colpa mia se quella cambia pettinatura ogni tre giorni. Cos’è adesso prima di fischiare dietro a ogni bionda di Moletania, gli chiedo il passaporto e la identifico ?”
Flebo: “Fatti più pugnette, te l’ho sempre detto. Devi farti più pugnette e il mondo te ne sarà per sempre grato”.
Bananastorta : “Ma guarda se uno come me si doveva mettere con un bischero così. Turbo, questa non è rivoluzione proletaria è solo arrapamento giovanile. Ti auguro che non succeda niente di grave, se no avrai sulla coscienza tutte le conseguenze e sulla schiena tutte le mie sprangate”.
Il Granduca è permaloso come una merda e ci si aspetta il peggio anche se al momento la Moletania è calma, le forze del Granduca si sono ritirate dalla zona e sembra che si stia andando verso una riduzione del livello dello scontro.
All'improvviso dei violenti colpi alla porta annunciano l'arrivo dei due Alabardieri Tre e Monti, i compagni decidono di fuggire dai tetti, in redazione rimangono quella testa di ciuffolo di Turbominchia, Flebo per proteggere le apparecchiature e Bananastorta, che non se la sentono di affrontare nel buio i tetti di Moletania .