mercoledì 27 giugno 2012
DIO C'E'
Ho sempre
avuto una sorta di venerazione per Federico da Montefeltro perché, a
differenza del sottoscritto, lui Duca mica c'è
nato. Figlio bastardo della casata, una difficoltà della Madonna nell’individuare i suoi veri genitori (un giorno
era Tizio, poi si diceva fosse Caio), il poveretto ha trascorso un’infanzia
veramente di merda.
Sin da giovane, per campare, è
stato costretto ad andarsene in giro per la penisola a fare il capitano di ventura
e il mercenario. Ed è già un miracolo che a quei tempi non abbia iniziato a drogarsi.
Poi d’improvviso
il destino vuole che gli muoia il padre che lo ha riconosciuto e che subito
dopo muoia (in avvenimenti sospetti) persino il suo fratellastro, che era appena asceso al trono.
Ma guarda
te come è strana la vita: d’improvviso Fede si ritrova Conte.
Proprio
lui, il bastardello di famiglia ha la "fortuna" di diventare Signore del Montefeltro e
per di più trova la forza di farla diventare una
delle Signorie più ricche dell’Italia. E in che modo? Ma con la guerra, naturalmente.
Continua a
fare il mercenario e per le sue prestazioni professionali si fa pagare talmente bene che praticamente non ha bisogno di riscuotere nessuna tassa dai suoi sudditi, che di conseguenza lo adorano.
Proprio con
i miei occhi ho visto ai suoi servizi intere schiere di architetti, pittori, scalpellini,
falegnami e operai, tutti affaccendati
alla realizzazione dei suoi castelli e del suo palazzo; e tutti pagati con denaro proveniente dalle
guerre.
Io invece per rimettere miseramente a posto le terme di famiglia, mi sono dovuto
chiudere dentro al Palazzaccio Vecchio con sabbia e calce, dire che ero partito
per l’estero e darci di braccia, perché i soldi mica li avevo.
Fede invece
non si accontenta !!!! Si arruffiana
talmente bene il Papa che da Conte viene persino promosso a Duca.
Non c’è che
dire: Fede è un grande e sentirsi chiamare “amico” da lui, è un onore.
Poi di tanto in tanto mi invita a far parte delle sue truppe mercenarie, naturalmente sempre dalla parte del Sommo
Pontefice, così arrotondo qualcosina anch’io .
Poterlo
avere tra i conviviali filosofici delle mie umili terme, dà lustro alla mia
persona e alla mia casata; perché oltre ad essere uomo d’armi, è anche uomo di
cultura e filosofia, si intende di pittura e possiede una delle librerie più importati del mondo conosciuto.
Starsene a
bagno nelle terme in compagnia sua, di
Ermete Trismegisto, Paolo Brosio, Cosimo I de' Medici, Grace (Regina della Valgina) e di sua
cuggggina Justice , non è cosa comune ; nonostante Ermete soffra di incontinenza
urinaria, a Justice ogni tanto le si slacci il tanga e Paolo Brosio, da quando
è diventato nullatenente, veda la Madonna ad ogni angolo di strada .
Nelle umili
terme di Moletania, la settimana scorsa era previsto che avremmo affrontato con
impegno il tema della “ preponderante importanza delle zalee nei giardini pensili di
Babilonia”, quando d’improvviso il buon
Fede ha voluto introdurre un argomento inaspettato ovvero “l’esistenza di Dio”.
Naturalmente
su questo argomento ci siamo divisi : Justice ha assunto una posizione più
illuminata, sostenendo che Dio è soltanto una invenzione umana derivante dalla
paura, dall’insicurezza e ciò era dimostrato dalla sofferenza umana. Grace ed Ermete hanno
annuito e sposato la tesi.
Fede e Cosimo,
visti anche i loro buoni rapporti con il
Papa, sostenevano invece che bastava guardarsi attorno per riconoscere
l’esistenza del Dio creatore e che si percepisce la sua bontà nella bellezza della
natura, nella matematica realizzazione del cosmo e nella perfezione delle
natiche femminili. Paolo Brosio si è accodato per ovvi motivi, dopo aver
sospeso momentaneamente il suo dialogo con l’ologramma di Santa Qaulchecosa da
Cascia.
Ermete
rincara la dose e chiede come sia possibile credere ed invocare un Dio che
colpisce le sue stesse proprie creature con carestie, pestilenze e guerre ?
Cosimo
invece chiede come sia possibile non credere all’esistenza di Dio, quando nella
notte di San Giovanni d’estate vedi le lucciole che,
nell’oscurità più totale, si esibiscono
sulla musica di Mozart ?
A questo
punto, tutti hanno rivolto lo sguardo verso di me, in attesa che
esprimessi la mia personale opinione, la quale avrebbe deciso lo scontro filosofico,
visto il risultato di sostanziale parità tra le opinioni sinora espresse.
E io ho iniziato a sudare freddo.
Come potevo
schierarmi contro Fede, il mio amico e idolo ? Come potevo disilludere le sue
aspettative ? Avrei forse dovuto dire che Dio non esiste, perché se esistesse
non permetterebbe che la domenica mattina le strade provinciali si riempiano di
migliaia di vecchi ciclisti panzuti, vestiti rigorosamente di giallo, con la bandana in testa, che
sbandano in mezzo alla strada con un inizio di infarto ?
Avrei forse
dovuto dire che Dio non esiste, perché se esistesse non avrebbe permesso la
nascita della Santanchè? E che se anche esistesse quello che è toccato in
sorte al nostro sistema solare è un Dio veramente distratto e pressappochista e
che so per certo che in altri luoghi dell’universo
esistono Dei molto più precisi e meno pasticcioni ? Che Dio non esiste, perché se
esistesse non avrebbe permesso che toccasse proprio a noi un Dio così casinista ?
Avrei forse
dovuto dirgli che quando si tiene l’annuale convengo universale degli Dei, i suoi colleghi al
nostro lo prendono tutti per il culo ?
Ho guardato
nelle palle degli occhi Paolo Brosio e
per poco non iniziavo a spifferare tutto. Poi ho rivolto il mio sguardo verso
Fede e ho letto nei suoi occhi l’attesa per la mia opinione positiva.
Mi sono
fatto due conti con la coscienza e in tasca, e finalmente, a testa bassa, ho espresso la
mia opinione: “Sì, Dio esiste. Lo si capisce dal fatto che ci ha donato l’intelligenza”.
Per la
felicità, Paolo Brosio ha fatto lo spogliarello come ai bei tempi del Billionaire e pretendeva
che tutti facessimo il trenino nelle terme;
la Regina Grace
si è coperta gli occhi; la Madonna di Medjugorie è improvvisamente svanita; la cuggggggina Justice lo
sfotteva per le dimensioni; il vecchio Ermete si è pisciato addosso senza nemmeno accorgersene; Cosimo e
Fede si sono dati orgogliosamente la mano e io mi sono mangiato i marroni dalla
rabbia.
Dio 4 -
Miscredenti 3
Dio c’è.
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Sono un'umile ancella , o mio Signore, ma questo Fede val la pena conoscerlo e non limitarlo ai nobili di corte ... Fate entrare anche Voi , le vostre cortigiane a servire le nobiltà dovute nei vostri spettacolari festini. Usateci come manovalanza , ma usateci! Non si possono ignorare Signori di tal lignaggio e dove troviamo altro luogo più adatto della Moletania? Volgete i Vostri occhi pietosi a noi miseri mortali, e dateci un segno della Vostra generosità...sono sicura , vincereta la partita. Moletania contro tutti =100 a 0!!!!!Sempre la vostra servile e umile ancella.
RispondiEliminaCara Ancella,
Eliminacome restare insensibili a tali richieste ? Ho già affisso gli orari di apertura al pubblico delle terme e i prossimi concili filosofici verranno trasmessi sul maxi-schermo in piazza Purgatorio.
Tuuta la cittadinanza è invitata. Pranzo al sacco.
Un abbraccio.
Beh i tuoi marroni avranno modo di ristorarsi tutte le volte che starai spaparanzato sul divano a guardare le maestranze inviate dal Duca di Montefeltro a rifarti l'intonaco e verniciarti tutte le stanze dell'eremo, decorandole ad aureole, angioletti e infedeli impalati.
RispondiEliminaBene così, abbiamo un infiltrato nello schieramento nemico. Paolo Gabriele non era la nostra ultima speranza.
Cavo amico dall'elmo avvugginito,
Eliminascusa se ti vispondo solo ova e con questo piccolo difetto di pvonuncia, ma mi sto ancova masticando i suddetti dalla vabbia.
Non vitengo di avev dato gvossa pvova di me nel difendeve le mie idee e sono caduto anch'io nel più vil difetto della nostva italica gente: abovvi le tue veve idee e godi insieme a noi.
Di questo ne ho pvofonda vevgogna; ma se lo ha fatto pevsino Galilei .........
Comunque non appena avvò conquistato la fiducia del Papa e savò entvato anch'io nelle sue grazie, ti spiffevevò tutta la vevità sullo IOV.
Grande abbraccio segreto.
Io propongo un concilio ecumenico fuori data per discutere ancora una volta della consustanzialità del cristo, che se esiste mo voglio sapere come fa a essere uno e trino. Io manco me stessa riesco ad essere a volte. No Granduca, ci sei troppo mancato...
RispondiEliminaDolce Maraptica,
Eliminanemmeno io spesso riesco ad essere me stesso e quando lo sono faccio fatica a sopportarmi.
Mi dispiace essere poco presente in questo periodo, ma i miei pressanti impegni mi costringono a dedicare tutto il mio tempo al lavoro; tutti gli anni, in questo periodo, in Moletania c'è sempre molto da fare: occorre tagliare il fieno, dobbiamo tagliare la legna e spesso per sbaglio tagliamo pure i vitelli . Ah ah ah ah ah . No va là! è solo uno scherzo. (perdonami, a certe battutacce non risco a resistere :) :) ).
Spero di aver presto più tempo da dedicare al mio hobby preferito e cioè al "fancazzismo assoluto".
Ti abbraccio e scusami se in questo periodo non commento i tuoi post per mancanza di tempo e di spirito, ma continuo a leggerti sempre e sempre a bocca aperta per lo stupore e l'invidia.
Ciao.
Sei perdonato per la latitanza, per i vitelli... MAI :)
RispondiEliminaCiao Grand(issimo)duca!
sire, bentornato.
RispondiEliminaletto il post, ho sognato di fare il gol del 4-4 a favore dei miscredenti. qualcosa tipo una rovesciata al novantesimo. e poi di correre libero per il campo con l'aria di quello che ha fatto un gol della madonna.
alla prossima!
marchese delle schiscette
Illustrissimo Marchese,
Eliminapurtroppo sono qui solo di passaggio perchè i miei molteplici impegni di reggente mi assorbiranno completamente sino alla fine del mese di agosto.
In realtà le mie attività principali saranno la raccolta del fieno, del granoturco e di qualche pianta strana e dai fumosi poteri magici (che sembra nasca spontaneamente da quanto Turbo è tornato in Moletania).
Ma detta così non è che mi dia lustro e i miei nemici potrebbero iniziare a sfottermi; quindi meglio dar la colpa agli impegni diplomatici.
Comunque "sempre forza miscredenti".
Un abbraccio.
Granduca carissimo, passo per un saluto con un po’ di ritardo, ma sai, dopo il matrimonio, io, Ermete e Tesuccianostra siamo partiti per il viaggio di nozze :)
RispondiEliminaRegina,
Eliminamalgrado la fiacca che La attanglia, è sempre un onore leggerLa. Mi perdonerà se ogni tanto spiffero ai quattro venti gli affaracci suoi e della sua cuggggggina, ma come potrei tacere della Vostra magnifica compagnia ?
Un abbraccio anche a Eremete; cortesemente, gli riporti che ho trovato quella magica pompetta che da tanto tempo attendeva. :)
Un immenso abbraccio.
Granduca
RispondiEliminaLa Sua umiltà lo rende grande. Vederlo nelle vesti di "un muratore", nel Palazzaccio Vecchio con sabbia e calce, (mi ha commosso) ma,l'arricchisce nello spirito..sicuramente.
Comunque Dio c'è. Ecco la prova.
http://menteattuale.blogspot.it/2012/05/emilio-fede-profetico.html
Un fresco abbraccio, Edo
piesse, io l'avrei intitolato: "I sopravvissuti all'olocausto".