domenica 27 maggio 2012
Restare
Bananastorta : “Flebo, guarda com'è vestito quel pinguino.
Non s'era mai visto in Moletania uno tirato così.”
Flebo : “E' vero. Come hanno fatto gli alabardieri a far
passare il ponte sul burrone Tremendissimo a quello lì ? Quello non è dei nostri, chissà da dove viene.”
B.: “Se non avesse
quella cravatta azzurra, quel doppiopetto da mafioso e quel taglio di capelli
da fighetta impomatata, direi che assomiglia a Turbo.”
F.: “Turbo ? Turbo chi, Turbominchia? Ma è ormai una vita
che non si vede più dalle nostre parti; da quel giorno che è partito con il suo
maiale da slitta.”
B.: “Ti dico che quello è Turbo. Ci scommetto la
mia bandiera anarchica che è lui.”
F.: “Ma guarda te quel figlio di una puzzola come cammina;
sembra che gli abbiano infilato il manico di una scopa su per il culo. Però
anche le scarpe che c'ha sono da soldi.”
B.: “Vabbeh, io faccio volentieri finta di non averlo visto e me
ne vado alla radio. Tanto scemo era e ....”
F.: “Ma scherzi? Sei sempre il solito asociale. Dai che lo
andiamo a salutare; in fondo è uno dei nostri. Un po' deficiente, ma sempre uno
dei nostri.
TURBO, OHI TURBO, SONO IO; SONO FLEBO.”
Turbo: “Flebo ? E tu
fei BananaFtorta “.
B.: “Esattamente sarei Banastorta. Ma come parli ?”
T.: “Fai, dopo tutti queFti anni traFcorFi a Milano, Fi
prendono le loro cadenFe nel parlare”.
F.: “Non hai preso solo le cadenze. Sei vestito
che mi sembri un mafioso; quel doppiopetto gessato che c'hai lo mettono loro, alla
cresima dei figli .”
T.: “No, no. QueFto è il vestito d'ordinanFa di noi uomini
d'affari.”
F.: “Uomini d'affari ? Mi sei diventato addirittura un uomo
d'affari. Sei fortunato; ma da quanti anni manchi dalla Moletania?”
B.: “Sappi che a me non sei mancato nemmeno per un
minuto.”
T.: “Ma, fammi fare un conto. Dunque, oggi è il ventiFette
maggio dell'89; direi che Fono passati dieci anni buoni. Fai, prima ho
traFcorFo qualche tempo in Valgina come World Trader and Traveller Ftore per la Tenhome. Fi guadagnava
anche bene, mai poi ho capito che in borFa avrei fatto molti più danè e mi Fono
traFferito a Milano. Ti piacciono i miei occhiali da Fole nuovi?”
F.: “Turbo, ma ti ricordi quanti pomeriggi abbiamo passato
insieme alla radio a trasmettere ..”
T.: “A Milano mi Fono trovato Fubito bene. Fai che un giorno
hanno parlato di me a pagina Fedici di finanza e mercati del Fole 24 ore?
Milano è una grande città. Ogni giorno ti offre una nuova poFFibilità per
arricchirti. Ma Fai che certe volte mi Forprendo a vedere quanti danè girano in
borFa? AdeFFo c'ho pure un attico a Milano due, con il mutuo a quarant'anni ma con un taFFo ottimo. Me l'ha fatto un mio amico banchiere.”
B.: “Milano è una città piena di fascisti”.
F.: “Ma ti ricordi di quella volta che...”
T.: “E c'ho pure la moto, tanto la pago a rate. Poi ultimamente è
diventato ancora più bello viverci. Fai, Farà per i FocialiFti che Fono al
governo, per BerluFconi che è il principe di Milano, che Fiamo tutti pieni di
danè, ma io a Milano ci vivo proprio
alla grande.”
B: “Io non ho nessuna stima di chi si arricchisce in Borsa e
Milano dev'essere una città di merda come tutte le altre città.”
F.: “Bananastorta non essere acido come al solito. Turbo è
uno di noi; è cresciuto con noi. Dai, vieni
che andiamo insieme alla radio, come ai vecchi tempi.”
T.: “Andate a perder tempo ancora alla radio ? Ma lo Fai che noi a Milano
adeFFo abbiamo un nuovo network ? Fi chiama RDF , magari Fe fate i
bravi ci faccio entrare dentro pure Radio Moletania, perchè c'ho un amico che ci lavora. C'è da fare un Facco di
Foldi adeFFo con la pubblicità.”
B.:” E RDF cosa significa Radio di FtronFi ?”
T.: “Hai ancora la Dyane Fei ? Ma Fei vecchio; proprio recentemente ho preFo la nuova Mercedes BenF
in leaFing, ma Ficcome il ponte sul TremendiFFimo è troppo Ftretto, Fono Ftato
coFtretto a parcheggiarla in Fcavolonia. Ma quand'è che fate qualche
miglioramento in queFto poFto qui? Ditelo al Granduca di Fpendere. I Foldi Fi devono
far girare.”
F.: “La Moletania è così; è difficile da cambiare o forse, in
fondo, nessuno di noi ha intenzione di farlo. Probabilmente ci piace
così.”
T.: “Ma come Farebbe che vi piace coFì? Fe vuoi comprarti un
diFco devi ancora andare fino alla Dimar a Rimini. E neFFuno ti ha detto che
Fono Ftati inventati i CD ? Qua non c'avete manco la cocaina, Fiete rimaFti
ancora al fumo!!! Avete
ancora gli Ftessi veFtiti di allora. Ma non avete voglia di fare un bel po' di
danè e di andarli a Fpendere da qualche parte? Di andare Fu una bella Fpiaggia
deFerta con una bella gnocca nuda che ti porta una birra freFca? Di prendere in mano il voFtro
deFtino?”
F.: “Forse sì. Tante volte la notte ho iniziato a preparare la
valigia, non per i tuoi motivi, ma perchè ero curioso di vedere come è fatto
il mondo. Poi guardavo fuori le stelle di Moletania, grandi come delle noci e
mi dicevo: ma dove le trovo delle altre stelle cosi? Dove li trovo degli amici
così? Dove posso trovare un posto nel mondo che sia il mio posto, se il mio
posto è in Moletania?”
T.: “Vieni a Milano che di Ftelle te ne trovo due o tre per
notte. Lì baFta avere i Foldini che ti Fcegli anche il colore della pelle,
degli occhi e dei capelli della Ftella. Per non parlare di quello che gira a
Milano. Ma non l'avete ancora capito che i tempi Fono cambiati e che poFti come
questi Fono morti? Fecondo me Fiete Folo dei pigri FenFa
neFFun coraggio.”
B.: “Io da qui non me ne vado finchè non riesco a mettere almeno un
petardone dentro la Sala Grande del Palazzaccio Vecchio”.
F.: “Forse hai ragione tu, Turbo; ma io qui ci sono nato.
Non avrò tutto, ma non mi manca niente. E' solo questione di decidere qual'è
l'unità di misura della felicità.”
T.: “La tua unità di miFura è il nano-millimetro.”
B.: “Turbo, di che colore hai detto che è il tuo Mercedes?”
T.: “Grigio metalliFFato, perche?”
B.: “Per sapere esattamente quale devo rigare. Non vorrei
sbagliarmi; sono un tipo preciso, io.”
P.S.: sia chiaro che non c'è nessuna volontà di offendere persone che realmente abitano a Milano (che stimo per il loro eroico attaccamento alla metropoli, perchè io non ce la farei), ma solo la volonà di prendere in giro un atteggiamento abbastanza comune nella città della Madonnina e che ormai si è diffuso in ogni dove.
Anzi, sono sicuro che ne converranno con me.
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RADIO MOLETANIA LIBERA
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Caro GRANDUCA, mi permetta di farLe notare che chi vien via dal Granducato, necessariamente è soggetto a cambiamento, è umano e normale , purtroppo... E poi perchè tanto stupore se un estraneo entra in Moletania? Dopo tutto anch'io ho fatto la stessa cosa... E' il richiamo dell'animaccia nostra! Bacio l'estremo lembo....
RispondiEliminaCambiare è umano; peggiorare è diabolico.
EliminaPenso sia successo a tutti noi di reincontrare un amico dopo tanto tempo, e magari nel frattempo si è trasferito.
Purtroppo non ne ho mai reincontrato uno che sia migliorato.
Ma forse anche lui ha pensato la stessa cosa di me.
Ne convengo, sicuramente
RispondiEliminaNe ero più che sicuro, amico dall'Elmo arrugginito. I milanesi "non gasati" li ritengo veri e propri eroi; a me viene il panico quando sono costretto dal lavoro ad andare in una cittadina di centomila abitanti, figuriamoci se dovessi andare tutti i giorni a Milano.
EliminaOnirico come non mai...
RispondiEliminaOnirico sarà lei. Io mi lavo i denti tutti i giorni. :))
EliminaAlly, sei troppo buono. Non merito assolutamente.
Un abbraccio.
Ah, Moletania, terra promessa. Spero che a nessuno venga in mente di allargare il ponte sul Tremendissimo. Chi c'è, c'è. :))
RispondiEliminaIl nuovo ponte sul Tremendissimo è in programma da tempo; esiste persino un bel progettino fatto da Marcellino il postino.
EliminaSolo che ci si è accorti che per poterlo realizzare servirebbe un cavo d'acciaio lungo 37,2 chilometri e i padaniani non ci autorizzano a piantare il pilastro nel centro del loro paese. Pfui, insensibili; fermare il progresso per così poco.
Inoltre non c'è nessuno che abbia voglia di fissare le nuove pedane in legno; ergo, il ponte è quello e chi non c'ha voglia di camminare, può tranquillamente restarsene a casa.
Granduca, l'avrei omaggiata di due presenti.. Qualora volesse, li trova presso la mia umile dimora...
RispondiEliminaPasso presto. Finisco qua e arrivo.
EliminaMaledetti milaneFi ! :))
RispondiEliminaOh, ma a Milano non è vero che siamo tutti fascisti, parliamo così male e ci vestiamo da pirla ! Al limite, Formigoni, ma io non c'entro affatto:)
Però, ne sono convinto anche io : in Moletania è tutta un'altra storia :))
Primo amico mio,
Eliminaho già detto di tutto il bene che penso dei milanesi e so benissimo che normalmente siete delle bravissime persone.
Quello che invece odio lo hai già capito; Formigoni compreso.
Quando passerai dalle parti della Moletania, fammi un fischio.
Granduca
RispondiEliminaQuando ho a che fare con perfonaggi come Turbo,
il fangue mi bolle dentro e, mi fento precifo precifo come Bananaftorta nel finale del fuo racconto.
Perdoni quefta mia debolezza.
Edo
Bananastorta è il mio idolo. E' come Paul Simonon sulla copertina di "London Calling": uno sfasciacarrozze mancato con in mano un basso, ma dal cuore d'oro.
EliminaVedrai che anche Turbo si renderà conto di quante minchiate dice: sta per arrivare la crisi del 1992; e in tempi di crisi si riscoprono i valori . Es.: la fede di mamma da svendere ai negozi di Comproro .
Ciao fratello,
Eliminati racconto una barzelletta:
Due compagni di scuola intraprendono carriera politica…
…presso due partiti diversi. Dopo un paio di anni il primo va trovare il secondo. Questo ha una stupenda villa con 5 ferrari, autisti, piscine e campi da tennis:
- Senti ma, come hai fatto?
- Eh, beh, sai… adesso sono assessore ai lavori pubblici…
- Beato te…
- Be, vuoi sapere come si fa? La vedi quella strada laggiu’ in fondo?
- Si perché?
- E’ bastato farla un po’ più stretta… un po’ più corta….
- Aaaaahh, adesso ho capito!
Dopo un paio di anni si ritrovano a casa dell’altro, una villa piu’ grande del Vaticano, 10 ferrari, autisti, piscine e aeroporto privato.
- Caspita… sei ancora più in gamba di me! Ma come hai fatto?
- Vedi la strada là in fondo?
- No.
- Appunto!
Buon week-end, Edo
Ma vuoi mettere la Moletania?! Che tra la taverna di Baol, quella gran figa della sibilla e le terme... non manca proprio nulla :)))
RispondiEliminaMancate tu, Luisa e le feste di compleanno.
EliminaE CHI NON LEGGE IL BLOG DI MARAPTICA SI DEVE TRASFORMARE IN UN TURBOMINCHIA.
Ti invidio e ti abbraccio.
Se vedi una piena di borsette e un' altra che fa sempre si con la testa, siamo noi... :)
RispondiEliminap.s. Peggio, chi non legge il blog del Granduca mangia alla taverna di Baol senza prima prendere il gastroprotettore :DDD
Mi farebbe molto piacere incontrare in Moletania due signorine così.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il buon taverniere, da quando è andato in Svezia, si è dato alla cucina creativa internazionale e al Fernet.
Ci manca il millerbe al cherosene della casa.
Il millerbe al cherosene è sempre in produzione!!!
EliminaGuardate che io vi osservo!!!!
Ci contavo, amico mio. Sia sul millerbe che sul fatto che tu fossi in ascolto.
EliminaComunque, a sentirti, mi sa che allora io ho vissuto un anno in un'altra città...
RispondiEliminabaol, è che al dragone c'è gente alla buona. mica gli impippati di cui parla il conte nostro :)
Eliminapiesse: quando vieni a milano porta anche un giro di millerbe a 'sto punto! :D
Con quello che si mangia al dragone c'è bisogno almeno di 2 giri di millerbe al cherosene...
Eliminama noi non ci spaventiamo, vero?!
Non so cosa sia il "dragone", ma a sentirvi parlarne sembra un posto divertente. La prossima volta vengo a farci un giro anch'io (millerbe compreso).
Eliminagranduca illustrissimo,
RispondiEliminada milanese della provincia ho la sensazione che oramai siano quelli col mercedes a rigare le panda e le matiz.
fidatevi di un amico: non parcheggiate mai la vostra illustrissima diane sul suolo della metropoli!
rimanendo a disposizione, omaggio vossignoria e la moletania tutta
marchese delle schiscette
Maledetti avvocati in Mercedes che vanno in giro a rigare le Panda.
RispondiEliminaDio li punirà.
Granduca, non pensa che debba scrivere qualcosa?
RispondiEliminaEdo