Granducato ormai dedito all'agriturismo, B&B e ammennicoli vari

Rinnego tutto ciò che ho scritto, anzi, ritengo proprio di non averlo scritto io o forse si. Non ricordo.
Soffrendo di varie malattie che mi portano ad una distorsione della personalità, non posso essere ritenuto responsabile di quanto pubblicato.
E comunque, siete venuti sin quà per leggere qualcosina o per farmi causa?
"Azzo, come siete permalosi.


mercoledì 26 settembre 2012

PAURA .

E invece anche questa mattina mi sono svegliato tutto madido di sudore, come se questa notte non mi fossi fumato la sigarettina corretta con l’anticalcare e non avessi dato fondo a tutta la mia riserva speciale di Sernhagelvoll.
Leggere Machiavelli ed arrivare alla conclusione che è solo un viscido invidioso del  potere altrui, sul momento mi ha dato coraggio, ma poi l’effetto è svanito e nella notte è tornato a farmi visita il mio peggior incubo di sempre :  la congiura.

Nell’incubo mi sono visto circondato da tante persone che il mio animo riconosceva come amiche, ma tutte quante portavano la maschera di Moggi. Quale sarà il significato ?
Lentamente, ad uno ad uno si toglievano il loro travestimento e scoprivo che sotto la prima maschera portavano la maschera di Schettino; poi si toglievano anche quella e sotto c’era la maschera Er Batman ed infine, tolta pure quella,  restano tutti quanti con il viso dell’ex presidente del consiglio italiano.
Sì, quello bassoccio che raccontava tutte quelle storielline esilaranti e che soltanto un popolo gretto e infame come quello italiano non ha saputo apprezzare.
Ma cosa avrà voluto dirmi il mio subconscio ?
Forse che devo farmi una legge contro le congiure ?  Noooooooo, quella esiste già e prevede l’impalamento.
Forse che devo trovare il modo di rubare il compenso da amministratore pubblico? Nooooooooo, è praticamente da quando son nato che già lo faccio.
Che devo andare a schiantarmi contro uno scoglio? Lo escludo.
Ma allora, cosa avrà voluto dirmi ?????

Ma certo: che devo circondarmi di amici di cui ci si può fidare, che non abbiano paura a difendermi e a farmi scudo con il loro corpo. Ho bisogno anch’io di 26 guardie del corpo, proprio come il signor B. e che, come le sue, devono essere giustamente pagate dal suddito .
Ho bisogno di 26 energumeni 26, tutti pelati ma bassocci, che così mi fanno sembrare un giocatore di pallacanestro. Ma non li voglio in giacca e cravatta; li voglio con la calzamaglia gialla e nera, che sono i colori araldici del Borgo del Castello e mette in risalto gli attributi, perché i sudditi devono capire con chi hanno a che fare.
E si, belli miei: è finita la pacchia. Basta con la mia proverbiale bontà e lungimiranza. Vi siete voluti intromettere tra me e il magna-magna ? E allora vi scaglio contro le truppe,  che se solo provate a fiatare vi faccio prendere a manganellate. Che per comprare i manganelli, i soldi li trovo subito.

La paura della congiura mi assilla perché temo che i sudditi vogliano eliminarmi e dimostrare a tutti gli altri regnanti che nessuno di noi è più al sicuro; che sarebbe arrivato il momento di capire che i tempi sono cambiati e che non si può più continuare a soggiogare il popolo.
Ma si sa; finché rimane teoria, nessuno di noi farà mai un passo indietro;  ma se per caso cominciassero a prendere a bastonate un  Principe o un Granduca … beh, allora le cose cambierebbero.
E da chi volete che comincino, da Fede da Montefeltro ? Manco pe’gente: quello c’ha mille cavalieri al suo fianco!!!!! 
E se cominciassero da me?
Paura.

lunedì 24 settembre 2012

MA CHE T'ASCIUGHI LI CAPELLI CO' 'A CARTA DE 'A PIZZA?

In questi ultimi giorni, mi sento molto triste, taciturno, introverso: sarà forse perché è arrivato l’autunno che  porta con se i magnifici colori del bosco, ma anche la nebbia che di tanto in tanto mi fa sparire l’intero monte Carpezio.  Oppure sarà forse perché due giorni fa ho incontrato la suddita Marisa  che, come vuole la legge,  mi ha omaggiato, ma nel suo saluto non ho percepito la stessa  cordialità del passato. Mi è sembrato che in quel suo “Buongiorno, soavità”, non ci fosse lo stesso calore.
Ieri poi ho incrociato in piazza il notaro Eusebio Cartapecora e ho notato che il suo inchino mancava di reverenza. Come dire, non era più quel bell'inchino di una volta ; e pensare che il notaro è famoso in tutto il Granducato per i suoi inchini “prostratici”. E allora perché a me ne ha fatto uno semplice-semplice, senza nemmeno il carpiato e per poco si dimenticare pure di togliere il suo roundal ?

La notte scorsa non ho dormito; il tarlo del dubbio stava lentamente sbriciolandomi il cervello in legno: “Il popolo non ti ama più”,  “Tutta colpa della festa romana con le teste di maiale”, “In te non c’è più autorevolezza e una congiura presto colpirà te e la tua stirpe”.
Non riuscivo a prendere sonno e dopo tre ore di capriole nell’alcova reale, avevo tutte le idee impastate con talmente tanta segatura che sono stato costretto ad alzarmi; sono andato nella biblioteca, perché è li che tengo nascosta la riserva ultra-personale-extra del grunen apfel wein marca “SERNHAGELVOLL”.
Al terzo bicchiere e al milionesimo pensiero negativo, ecco che mi cade l’occhio su un libro che mi ero persino dimenticato di avere : “De Principatibus “ di Niccolò Machiavelli.
Mi ha sempre fatto così schifo che manco l’ho mai letto; saccente rompiballe d’un Machiavelli.
La carta però era di buona qualità e ci facevo venir fuori delle sigarettine mica male; e anche giocarsi sopra a tris dava un gusto del tutto particolare.
Non so per quale motivo lo ripresi in mano e nemmeno per quale motivo capitai alla pagina 76 , intitolata

"Come fuggire lo essere sprezzato ed odiato"

Ma porca e puttana !!!!  Sprezzato ed odiato ?  Moi ? Ma manco pe’ggnente. Cosa avrei fatto per essere sprezzato ?  Cosa per essere odiato?
E lessi : “Il Principe deve fuggire tutte le cose che lo rendono odioso; ogni volta che lo farà troverà sulla sua strada nessun pericolo. Lo rende odioso, soprattutto impadronirsi delle donne e della roba dei sudditi; se uno è fatto in tal maniera, la gente fa presto a giudicarlo leggero, effeminato, pusillanime, irresoluto.”
Pusillamine ? Leggero ed effeminato ? Ma se hai appena scritto che mi sarei trombato la donna altrui!!!
“Per quanto riguarda i sudditi, quando le cose di fuori non si muovono, il Principe deve temere che non congiurino segretamente, cioè deve evitare di essere odiato e disprezzato. Uno dei rimedi contro le congiure è non essere odiato dalla folla”.
Tombola !!!! 
“In conclusione il Principe deve tenere in poco conto le congiure quando il popolo gli è fedele, ma quando gli è nemico deve temere di qualsiasi persona. L’odio si acquista sia con le cattive opere che con le buone perciò un Principe, volendo mantenere lo Stato, è spesso forzato a non essere buono. La ragione della rovina degli Imperatori è stato proprio l’odio e il disprezzo che hanno suscitato verso di loro.”
Odio e disprezzo verso di me? Io che sono la luce del mio popolo? Io che non respiro, ma alito vita? Io che sono al di sopra della legge, delle nuvole e del sole?
E poi i soldi della festa mica li ho spesi io, li ha tirati fuori tutti Fede di tasca sua.  Io manco ne sapevo gniiiiiiiiente . E poi la festa che c’entra?
L’hai pure scritto, no?  “L’odio del popolo si acquista sia con le buone che con le cattive opere.”  Se sei bello ti tirano le pietre e se sei brutto ti tirano le pietre. Allora tanto vale farsi qualche bella festicciola orgiastica a spese degli altri. Ke te fa skifo d’averce  ‘a pancia piena ?
E poi non è vero che i miei sudditi non mi  amano; sono tutte fisime, pensieri malevoli che si annidano dentro al mio cervello in compensato.
Si, è così; la suddita Marisa forse aveva solo mal di gola e il notaro Eusebio Cartapecora un attacco di gotta.
Certo, è sicuramente andata così.
I miei sudditi mi hanno sempre amato e mi amano ancora, anche se faccio la cresta sulla spesa;  è quello sfigato di  Machiavelli che non capisce una mazza e ho fatto bene a non leggere i suoi librucoli .
Anzi sai che faccio? Mi bevo un ultimo bicchiere di Sernhagelvoll, poi con la pagina 76 mi faccio una sigarettina di quelle con l’anticalcare e me ne torno a letto, a dormire il sonno del  giusto.
E te Niccolò vattelo a pija in der culo; menagramo. Fai tarmente schifo che quanno t’hanno partorito nun eri tu che piagnevi, ma tu’ madre.


venerdì 21 settembre 2012

GRANDE FESTA A CORTE




Ebbene si, anche io mi sono fatto coraggio e finalmente ho deciso di partecipare ad almeno due delle innumerevoli feste a cui vengo regolarmente invitato e che regolarmente evito inventandomi le scuse meno probabili, tipo : "mi si è azzoppato il cavallo cieco", "sono morto proprio ieri" oppure "ho appena iniziato il ramadam invernale".
Sino ad oggi ho continuato a cestinare le decine di inviti che mi venivano  recapitati per presenziare alle varie sfilate di moda (sempre costretti a chiamare in mia sostituzione il trasandato Formigoni),  ai vari vernissage di mostre di pittura della transavanguardia  ( io che arrivo a cavallo alla transavanguardia?), ai vari tornei di golf (cos’è uno sport?) e burraco (cos’è una gara di  ricamo?).
Ma questa volta non posso e non voglio esimermi. 

Il primo invito a cui ho deciso di aderire mi è arrivato dal mio amico Fede da Montefeltro che per sabato prossimo ha deciso di spendere qualcosa come quarantamila ducati d’argento (e dico quarantamila) per una sontuosa festa in maschera dove tutti gli uomini devono vestire i panni di  antichi romani o antichi greci. Le mogli non sono invitate; i maschi invece dovranno portarsi da casa le teste di maiale.
Certo che Fede è un grandissimo!!!!
Chissà dove avrà trovato i soldi per organizzare una festa simile; io con quarantamila ducati d’argento ci faccio il bilancio della Moletania per un anno intero e mi resta pure qualcosina per pagare il debito arretrato alla Taverna.
Ma quanto sono boccaloni i suoi sudditi ?
E comunque un condottiero ultra-impegnato avrà pure il diritto di sollazzarsi come meglio gli aggrada e sperperare un po di danaro ?
Invece io non dovrò nemmeno spendere tanti soldi per agghindarmi: un paio di mutande pulite, un bel bidet rinfrescante, un lenzuolo usato addosso, una corona di erbacce sul nobil capo, una testa di maiale grondante sangue sottobraccio e via!! Sul mio destriero verso questa nuova avventura lussuriosa.
Certo però che mia moglie farà fatica a credere che, vestito in quel modo, io vada a pianificare l’invasione dell’Ostria . Mi sa che questa proprio non se la beve.

E allora la farò felice permettendole di accompagnarmi alla seconda grande kermesse a cui ho deciso di dare la mia magnifica adesione : il IX Raduno Universale dei Pigri .
Si, la porterò con me a Ferrara il 29 e il 30 settembre per partecipare a quella che è unanimemente riconosciuta come la festa più importante dell’anno.
L’invito mi è stato spedito all’ultimo minuto, com’è giusto che sia, e io ancora devo spedire la pergamena di conferma, ma proprio non ne ho voglia di prendere penna e calamaio. Lo farò fare al Gran Ciambellano.
Mi dicono che lo scorso anno la festa abbia avuto un grande successo, infatti non c’è stato nemmeno un partecipante (questa l’avevo pensata anch’io ma mi ha anticipato Davide Rossi su Acido Lattico ).

lunedì 17 settembre 2012

How music works


Ho recensito su Rock Music Space poco tempo fa l'ultimo lavoro del mio idolo, David Byrne e non voglio fare doppioni, parlandone nella gentil quiete di Moletania. Se avete voglia , quando( ma quando???!!) sarà pubblicato e se vi fa piacere , leggetelo. 
Veniamo a qualche cosa d'altro che il multiforme ingegno delle teste parlanti ha sfornato in questo ultimo periodo.
E' abbastanza comune per David , avere la mania di pubblicare parecchi e-book, preferendoli al cartaceo, non si può pretendere tutto , anche se con un po' di fatica potete trovarli impaginati normalmente. 
Il suo ultimo libro è "How music works", in parole povere il lavoro che la musica compie secondo i luoghi in cui viene suonata. Ho avuto la fortuna , circa un anno fa di sentire nelle pagine di Ted, un video dove il Nostro , faceva un sunto di quello che parecchi mesi dopo ha scritto.
Ora per i più fortunati , abitanti nel suolo americano , farà alcune tappe nelle città più importanti accompagnato da insigni personalità, per spiegare meglio il tutto e rispondere ( a suo modo) ai vari quesiti che gli si propongono. Tiene minuziosamente a precisare da buon capricorno, (si dolce Eminenza , come Lei...) che non ci saranno affatto concerti a tal proposito, se non spezzoni musicali per far capire meglio il senso della materia spiegata.
Tiene anche a precisare , ma questo non ci riguarda da vicino , che i biglietti per le varie tappe sono già disponibili, ed invita a comprarli, perché maggiore sarà il numero dei partecipanti , più interessante sarà il dialogo.

Per chi si trovasse da quelle parti , in un tardivo reflusso di ferie o per altre questioni, le date saranno :
Il 14 settembre a Minneapolis, con Steve Seel , fondatore della radio principale della citta', dove si tratterà come la musica cambia a seconda dell'ambiente.
Il 17 settembre a Chicago , con Bettina Richards e Greg Kot discografica e critico musicale, per consigliarci come si può essere salvi dal mondo della musica Indie.
Il 19 settembre a Toronto , con Cory Doctorow giornalista, per illustrarci la musica digitale.
Il 22 settembre a Montreal con Win Butler musicista , per farci capire come si sta su di un palco.
Il 24 settembre a Boston con Steven Pinker autore, per chiederci se siamo nati musicisti.
Il 28 settembre a Philadelphia con Greg Milner musicista e scrittore , per raccontarci l'effetto della musica secondo i differenti modi di ascoltarla.
Il primo ottobre a DC con David Lowery musicista produttore, per il copyright nell'era musicale.
Il 14 ottobre a Los Angeles con Trent Reznor musicista "Nine Inch Nails" , per svelarci parte dei segreti di cosa significa nell'arte camminare da soli.
Il 16 ottobre a San Francisco con Bernie Krause pioniere di musica elettronica , che cosa udite in base a ciò che siete.
Il 19 ottobre a Portland con Carrey Brownstein musicista e attrice, che cosa saremmo in grado di esibire dal vivo?
Un programmino mica da ridere, ma chi è abituato alla testa di Byrne , non si stupirà affatto di tutte le materie di conversazione che ci propone.
Io ho un'unica limitazione e non da poco, "non  posso andare " e la cosa mi dispiace moltissimo...resta l'ultima consolazione che è quella di rivederlo in tour!

Nella Crosiglia


lunedì 10 settembre 2012

Jimi mood....


In una delle tante nottate passate in bianco, ormai mi capita sempre più spesso, ho visto un documentario interessantissimo su Jimi Hendrix. Ora parlare di quest'icona della musica sarebbe riduttivo, ci vorrebbero mille pagine e non ne verremmo fuori, ma la cosa che mi ha intrigato il quel documentario , era la presentazione della sua anima, del suo pensiero , delle sue debolezze e grandezze , insomma si parlava più di mood che di musica , ma essendo strettamente legato a questa , la musica era sempre presente.
Lo sappiamo tutti quanto quest'arte fosse necessaria per lui, come lo avesse salvato dai suoi primi grandi dolori ( la perdita della madre giovanissimo per esempio ), e quella sua strana mania di scoprire tutto, di girare il mondo finchè poteva farlo, di essere attratto solo da una nazione perchè possedeva buona erba , insomma un personaggio indubbiamente diverso dagli altri.
Non avrebbe mai potuto essere incatenato allo stile di Little Richard, ingessato in quelle giacche luccicanti che andavano tanto di moda. Un altro suo pallino , cercare qualche cosa di nuovo nella fashion , che lo facesse apparire diverso e personale soprattutto. Una ricerca accurata su bluse, pantaloni a zampa, cappelli, monili , di tutto e di più , che ha proprio creato lo stile Hendrix tanto ricercato , da far pagare le proprie foto ai fans che lo acclamavano all'uscita dei concerti.
Amava ricordare , quando dall'America andò per la prima volta in Inghilterra , che era partito solo con un vestito , e ne era ritornato con una via intera di Londra all'apice della moda ! Che personaggio...
Aveva un rapporto viscerale con la sua chitarra , un rapporto umano , l'adorazione mista alla lussuria, perchè le sue performances erano spesso dei veri e propri atti sessuali, non potevano essere diversamente. La sua Fender vibrava con lui, gli parlava, il loro dialogo era stretto e non c' era bisogno di limitazioni di stili , blues, rock, pop , tutto andava bene quando la musica esprimeva l'anima.
A suo modo amava il pubblico, quello che lo capiva , quello che sentiva ciò che voleva dire non solo con le note , e l'apice di tutto questo lo mise in pratica sacrificando proprio al Festival di Monterey nel '67 la sua fedele compagna dandole fuoco , per far capire al pubblico cosa stava sacrificando per loro.
Tutto doveva essere sperimentato, un pezzo che a seconda dell'umore doveva essere suonato in maniera diversa ogni volta  e mai nome mi sembra più appropiato come la sua band " the Experience". Non solo le sue canzoni diventavano pezzi storici, ma persino le cover di altri e quando dico altri mi riferisco a mostri sacri del rock come i Rolling Stones o Bob Dylan. Dylan , che è un personaggio che non sta proprio agli scherzi , ma preferisce essere lui il critico piuttosto che farsi criticare , accettò le parole di Jimi che lo trovò estremamente stonato , ma l'unico che sapeva affascinare con i testi delle sue canzoni.
Hendrix un musicista nato per le folle dove poteva raccontare i suoi sogni avveniristici e ricchi di fantasie ,  dove il pubblico doveva sentirsi libero e non incapsulato in bottiglie di plastica, poteva pure manifestare  ciò che preferiva , anche con i fiori, mentre dal palco Hendrix  a Woodstock sbeffeggiava l'inno americano , con una dissacrante  "Star Spangled Banner". Indimenticabile.
Scriveva , scriveva molto e ovunque , anche ai suoi familiari, al fratello , alla sorellina nata dalle seconde nozze del padre, ma questo sprazzo di vita veniva buttato via dall'idea di sperimentare tutto. Anche giocare con la morte che era sovente presente nella sua musica. Le droghe , l'alcool, il sesso , il fumo era una catena senza fondo e quella morte lo ha colpito in una maniera così  brutalmente e in solitudine e l'era dell'Acquario e della chitarra non sarebbe stata più la stessa. Ripeteva spesso che "Chi muore non piange , di solito è la gente che lo fa. Ma per la sua morte tutti dovevano fare ciò che volevano , cantare , ballare .".
Questo e solo questo è il modo giusto per ricordarlo. Noi intanto sentiamoci uno dei suoi pezzi indimenticabili!  

Nella Crosiglia


sabato 1 settembre 2012

Duquesne Whistle


Tanto per continuare un pochino il discorso di Dylan, il titolo di questo piccolo post  è la prèmiere del primo singolo dell'album ultimo di Bob Dylan , "Tempest" in uscita il 10 settembre circa.
Il regista del tutto è il fedele Edgetorn, già impiegato in molte produzioni di Bob e in quest'ultima devo dire, più leggero e scherzoso del solito.(potete vedere il video sul sito della Sony o solo sentirlo attraverso you-tube).I più fortunati potranno avere il disco firmato in quel di Londra , Berlino o New York con altre mercanzie commemorative , mentre noi tapini come sempre , l'aspetteremo  pulito pulito nell'attesa di un suo prossimo tour ( facile!!!).
Sono molto incuriosita da questo suo ultimo prodotto, a dire il vero sono sempre curiosa degli album di Bob, ma soprattutto per la trasformazione della voce, che da nasale è diventata gutturale più che mai . Alla Tom Waits per intenderci.
 I vari puristi del caso , storcono un po' il naso, ma quelli più goderecci asseriscono di preferirlo così, più ruvido e secco. Mah , ai posteri l'ardua sentenza. Sono dell'idea che a chi piace Dylan , piace comunque adenoidale, gutturale, fioco o ingessato!!!
Io non sono la persona più neutrale del mondo quindi , mi astengo. Vi passo l'audio dell'ultima canzone e in attesa dell'arrivo di sua Soavità , spero vedere scritto qualche commento su cosa ne pensate! A presto sudditi!
 
Nella Crosiglia